Io non sono proprio una che segue la moda. Anche se vivo a Milano e faccio l’account.
Diciamo che strutturalmente cerco di non essere schiava di troppe cose, anche se lo sono già di molte.
Ma c’è una cosa che mi piace proprio e che tutti hanno. E sono le ballerine. Quelle scarpette rasoterra che ti provocano tendiniti croniche e gonfiore degli arti inferiori. Quelle che non ti slanciano nemmeno per sbaglio e che ti fanno camminare come un’anatra. Il mio sogno è averne un paio per ogni colore che il buon Gesù ha inventato.
Solo un problema. Tutti pensano che la ballerina sia la scarpa più innocua che non faccia male a nessuno, invece, oltre che condurti dal fisiatra per una riabilitazione , tende ad assumere odori inimmaginabili. Devo dire che indossare lo stesso paio ogni giorno con tutte le condizioni climatiche possibili non aiuta. E questo vi assicuro diventa un vero problema. Ti esclude dalla società o comunque ti fa crollare intorno quell’aura di mistica superiorità che hanno le femminucce che, si sa, non puzzano mai. E così in casa con il tuo fidanzato dopo una seratina non male, ci si trova sul divano e tu lo sai, lo sai benissimo che il suo tirare su con il naso non è perché ha i raffreddore, ma perché sta cercando di decodificare l’odore decisamente inumano (o decisamente non femminile) che gli attanaglia la narici. Per un secondo credi, più che altro speri, che non lo senta. O che quello che sente e che lo disturba così tanto possa non provenire dai tuoi adorabili piedini. Ma poi arriva il momento della verità. Ci si trasferisce in camere da letto tu faresti veramente di tutto, ma proprio tutto pur di poter dormire con le scarpe ai piedi. Una nuova filosofia religiosa, un improbabile gioco erotico, qualsiasi scusa sarebbe perfetta per non toglierle.
E invece.
Stacco.
Buio.
FINE.

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